D21 Kunstraum Leipzig, ISBN-13: 978-3000505027, English, 136 pages, 2015, Germany

L’importanza strategica dei database per la nostra società è stata riconosciuta a partire dalla loro esplosione in termini di dimensioni e dalla creazione di strumenti che permettessero una ricerca incrociata immediata. Nel nostro attuale scenario che implica una gran mole di dati come infrastruttura tecnica che consente o guida la maggior parte delle nostre attività della società, una riflessione critica e un’indagine storica possono fare la differenza. Si tratta di una piccola ma ricca pubblicazione che estende il contenuto di una mostra (curata da Lena Brüggemann e Hannah Sieben), seminario e simposio con lo stesso nome, che si è svolto presso D21 Kunstraum e nell’hackerspace di sublab a Leipzig. Include interviste con gli artisti (Francis Hunger, Kernel, Pil e Galia Kollectiv, Sebastian Schmieg, Jonas Lund e Johannes P Osterhoff), i rapporti dei workshop (con Heath Bunting e WaiWai) e soprattutto due saggi di Francis Hunger, E Marcus Burkhardt. Questi saggi costituiscono un valore aggiunto, fornendo un esaustivo resoconto dello sviluppo storico dei database, informando il lettore di un passato strategico spesso trascurato. Un’altra posizione piuttosto popolare tra gli artisti coinvolti è rendere “visibile” il database, o conoscere le sue strutture e le sue caratteristiche contemporanee e di conseguenza il ruolo che gioca la disposizione di una persona in queste strutture di dati e la conseguente identità visibile o invisibile. Stampando simbolicamente in copertina un piccolo indice di nomi, questa pubblicazione è anche liberamente scaricabile in formato pdf.