Ulises Carrión – Dear reader. Don’t read

ulises-carrion

Departamento de Actividades Editoriales del MNCARS, ISBN: 978-84-8026-539-3, English, 272 pages, 2016, Spain

Ulises Carrion è uno tra i protagonisti della media art meno conosciuti. Uno fra i pochi artisti di cui si possa affermare avere un’attitudine mentale trasversale verso tutti i media (libri, riviste, film, suoni, arte postale e performance) e tutti i ruoli (editore, curatore, oratore, archivista, distributore, teorico e scrittore). Questo catalogo completo dell’esibizione omonima al Museo Nacional Centre de Arte Reina Sofia in Madrid rende giustizia alla sua figura chiave. Di conseguenza egli sembra seguire in maniera precisa l’approccio multimediale portato avanti in alcune avanguardie degli anni ’50 e ’60 e in maniera analoga, ovviamente, nella Beat Generation. Il formato cartaceo è chiaramente una parte fondamentale del suo lavoro, con l’ideazione dei “bookworks”, e la libreria di gran rilievo “Other books and so” egli fondò in Amsterdam la prima ondata di libri di artista. Ma noi dovremmo considerare “la pubblicazione”, o meglio l’atto di pubblicare, molto più che il semplice gesto di rilasciare una forma/contenuto sotto forma di arte. La sua famosa citazione “gli scrittori scrivono testi, non libri” mostra chiaramente come egli fu capace di percepire l’essenza dei media di quello che stava producendo, immaginandola in forme diverse. E anche la struttura e il linguaggio erano fondamentali come mostrato in “Gossip Scandal and Good Manners” il suo campo di ricerca su come il gossip si diffonde, anticipando di qualche decennio la dimensione virale dell’informazione online. Finalmente questo libro (con un CD contenente alcuni pezzi della sua poesia/sound art concettuale) cataloga in maniera appropriata il suo lavoro come una materia vivente, salvaguardando le possibilità di una varietà infinita di significati e pratiche.