Syncness, speak to me human being

syncness

Una delle leggende su San Francesco è che egli fosse letteralmente capace di parlare con gli animali e venisse perfettamente compreso. La narrazione tramandatasi descrive un dialogo al di là della mera empatia e al di là di qualsiasi pretesa di riconoscere la causa e l’effetto dei gesti o del contatto visivo. Quella relazione – invece – a molti sembra attinente a quella comprensione reciproca che si realizza condividendo uno stesso linguaggio. “Syncness” di Saša Spačal e Slavko Glamočanin è un’opera che affronta scientificamente lo stesso argomento. Comprende una struttura in legno con altoparlanti integrati che ospitano grilli di casa (acheta domesticus). Un microfono davanti alla struttura consente all’uomo di filtrare le proprie frequenze vocali in modo da adattarsi al gracchiare del grillo basato sul tempo e sul ritmo. Quello che scaturisce da questo dialogo viene quindi riportato allo spazio esterno. “Syncness” critica la dominazione antropocentrica dei suoni umani – antropofonia – nella ricerca di vita al di fuori della terra ma mette anche in dubbio la costruzione artificiale delle lingue e l’infallibilità che attribuiamo alle macchine.

 

  • SAŠA SPAČAL SLAVKO GLAMOČANIN / SYNCNESS
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