Edited by Matthew K. Gold, Lauren F. Klein – Debates in the Digital Humanities 2016

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University Of Minnesota Press, ISBN: 978-0816699544, English, 632 pages, 2016, USA

La portata del digitale è giustamente rappresentata nell’ambito della definizione “digital humanities”, termine che inizialmente riconosciuto come piuttosto generico adesso sta gradualmente diventando più specifico. La propensione corrente è quella di guardare “dentro” per provare a disvelare la natura del termine attraverso le varie dinamiche e le relazioni tra i suoi sottocampi e contributi. In questa edizione del 2016, tale sfida viene affrontata in pieno e l’approccio generale – di avere una “casa disciplinare” attraverso il quale sviluppare un discorso digitale – sembra attenere proprio al bisogno di una auto-definizione. Tuttavia, nelle oltre 600 pagine di questa edizione, vale la pena notare che uno spazio è stato dedicato ai contributi che indagano il ruolo digitale in questioni sociali e culturali che coinvolgono le minoranze, la razza e le questioni di genere, tra cui alcuni gruppi di ricerca specifici e una sorta di manifesto per un QueerOS. Inoltre, a partire da questo volume, rispetto all’anno precedente, è stato aggiunto uno spazio dedicato ad un forum specifico, che qui è “Text analysis at scale” e pur se un tale ambito di studi nomina pedissequamente se stesso, quella delle “digital humanities” è stata una delle etichette adottate a risultare di maggior successo nel mondo accademico. Questa selezione annuale – inoltre – dimostra una volta di più che la raccolta può essere eterogenea in termini di contenuti e formati, tra cui interviste commissionate e prese di posizione autorali.