Sarah Cook – Information

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The MIT Press / Whitechapel, ISBN-13: 978-0262529341, English, 240 pages, 2016, UK

Qual è la principale differenza tra un curatore e un editore? Apparentemente una certa discrepanza è in gran parte dovuta ai mezzi che questi professionisti utilizzano (la scatola bianca contro la pagina bianca), e – per quanto possibile – ciò è in relazione all’organizzazione delle specifiche conoscenze in tali distintivi spazi. Sarah Cook non è soltanto una curatrice, bensì anche una profonda studiosa degli ambiti conoscitivi legati al digitale e alle sue pratiche. Di conseguenza è facile immaginare come in Information Cook utilizzi un “approccio curatoriale”, correlato al processo di modifica nella selezione e organizzazione di un’antologia di testi. Le cinque sezioni sono organizzate attorno a tutto il ciclo di vita delle informazioni e sono destinate ad essere “un sondaggio d’arte oltre la teoria dell’informazione”. Sono inclusi testi su artisti e/o forme artistiche, che comprendono pratiche d’avanguardia in voga dal 1960 ad oggi. Tali sperimentazioni sono tratte da un eclettico mix di formati che vanno dai comunicati stampa alle interviste, comprese le dichiarazioni di curatori e artisti. Si tratta di una selezione molto ricca e coerente, in cui concetti come segnali e significanti, insieme con la quantità e la qualità delle informazioni, vengono affrontati attraverso lenti specifiche, rendendo più credibile il coinvolgimento rispetto a quanto solitamente accade con dei testi teorici. Tutti questi focus, seppure ben collegati tra loro, sono anche ampliati nell’introduzione del libro, con le citazioni e altrettante opere non necessariamente incluse nei testi. Come l’autrice afferma “l’informazione non è la cosa, ma piuttosto il processo della sua stessa manifestazione”. Tali procedimenti,quindi, sembrano essere perfettamente legittimati..