Ricardo Donoso – Quintesence

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CD – Denovali

Visualizzare un flusso reattivo d’elementi in Quintesence sembra significare per Ricardo Donoso lo sviluppo di processi psichici e simboli che rappresentano iterazioni subconsce e che danno vita in maniera ambigua a uno storytelling su come la stessa memoria possa essere disorientata e confusa. L’idea è stata sviluppata in una complessa istallazione realizzata in una residenza alla Société des arts technologiques [SAT] a Montreal, nel 2015, insieme all’artista multimedia Florence To: in una cupola i due sperimentatori hanno inglobato 157 altoparlanti e un sistema audio surround molto sofisticato. Alla base dell’esperienza vi è la consapevolezza che sensazioni fisiche possano essere indotte attraverso suoni e percezioni visive, senza confini che ingabbino le emozioni, creando uno spazio adeguato dove il pubblico sia indotto a sviluppare un forte coinvolgimento. La cupola era di 18 metri di diametro e andava da 11,5 a 13 m di altezza, formando uno schermo di proiezione sferica di 360 gradi: lo spazio della performance poteva ospitare fino a 350 ospiti. Il sistema audio era composto da 157 altoparlanti in gruppi di quattro intorno al perimetro della cupola, dando un suono surround di 39,4 canali. Donoso ha scelto d’implementare all’uopo una colonna sonora che incorporasse in se sia tecniche della composizione classica contemporanea sia tipiche conoscenze della cultura sound system (meno riconoscibili queste ultime ad un ascolto solo su CD ma che comunque sono parte costituente dell’intero progetto). L’album vanta una produzione completamente digitale ma l’autore s’interroga sul mondo naturale e sulla relazione degli esseri umani con questo, non stupisce quindi che egli abbracci suggestioni molto ancestrali, quasi mitologiche. “È davvero contemporaneo chi non coincide perfettamente col suo tempo né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale”. Facendo nostra questa citazione del filosofo Giorgio Agamben riflettiamo sulla natura “inattuale” (o “senza tempo”) di molti passaggi in questo progetto, dove – decisamente – decifrare questi elementi può diventare un ulteriore stimolo nel rimodulare i nostri sensi, aspettando quella nuova società che ancora non ci è dato conoscere.

 

Ricardo Donoso – Quintesence