Michel Chion – Sound: An Acoulogical Treatise

MichelChion

Duke University Press, ISBN-13: 978-0822360391, English, 312 pages, 2016, USA

Che cosa è acoulogy? Una delle sue definizioni è: “lo studio dei meccanismi di ascolto e il potenziale musicale del suono”. È un neologismo definito da Pierre Schaeffer che Michel Chion sta ridefinendo in questo ampio saggio, scritto nel 1998, rivisto nel 2010 e ora finalmente disponibile in inglese. Si tratta di un contributo importante per l’analisi del suono acusmatico, in particolare il concetto integrato di perdere il referente visivo d’origine d’un suono, che è diventata condizione più estrema con lo sviluppo delle tecnologie dei media. Chion è un compositore di musica concreta e teorico del cinema che guarda a questo specifico ambito come un mezzo visivo e sonoro univocamente immediato (in modo cruciale indaga su questo nei capitoli “The Sound That You Cause” e “The Audiovisual Couple in Film”). Sono molteplici i temi nelle ricerche sonore sotto esame, come il concetto di “oggetto sonoro” di Schaeffer, che è presumibilmente demistificato; il territorio scivoloso tra musica e rumore; e il riconoscimento delle disparate influenze che intervengono nel nostro apprezzamento del suono. Correlate a quest’ultimo, c’è un riferimento ricorrente alla pratica di ascolto, le sue gerarchie invisibili e stratificazioni, che vengono esplorate da più prospettive. Tra i molti e differenti esempi, possiamo trovare spiegate anche situazioni abbastanza comuni. Ad esempio, la frustrazione di essere costretti ad ascoltare una conversazione telefonica mobile da un solo lato, rispetto ad essere accidentalmente presenti ad un doppio senso. Questo può dare un’idea dell’approccio acusmatico di Chion, che assume in questo libro forme suadenti e intriganti.