Yannick Dauby – Echoes as Messengers

YannickDubyWEB

CD – Kalerne

I suoni emessi dai pipistrelli di Taiwan possono sembrare ad un primo approccio un tema decisamente poco convenzionale per un compositore le cui attività principali si rivolgono alla musica concreta, all’improvvisazione, all’elettroacustica e alla fonografia. Yannick Dauby non è nuovo tuttavia anche ad installazioni sonore in-situ e a documentari audio, così come pure il musicista francese è attratto dalle field recording e dai fenomeni di ecolocalizzazione: le caratteristiche di certe particolari catture audio poi, ad un’attenta riesamina possono dar luogo a considerazioni più profonde e questo attiene soprattutto alla qualità dei suoni e alle suggestioni alle quali tali registrazioni possono dar vita se combinate e trasformate grazie all’ausilio di elettroniche analogiche – in questo caso la famigerata Blippoo box di Rob Hordijk, il Sidrax organ di Peter Blasser ed altri sintetizzatori modulari – e/o di specifiche elaborazioni digitali. “Echoes as Messengers è una sorta di installazione sonora domestica”, così dichiara l’autore, che ha lavorato al progetto assieme agli studenti della National Taiwan University e con la crew dietro il blog chiroptera, sperimentatori visionari avvezzi a investigazioni audio e poetiche astrazioni site-specific. Quello che ci sembra particolarmente rilevante in questa uscita a marchio Kalerne è la resa minimalista, l’intreccio fra quello che è registrato e quello che è aggiunto, con piccoli tocchi, scientifiche calibrature dei volumi, senza particolari mimetismi ma con un gusto all’integrazione e alla giustapposizione d’elementi differenti. Non esiste un manuale del perfetto field-recordist, ognuno interpreta le miriadi di combinazioni e approcci possibili. Un punto fermo è sempre quello di produrre emozioni, una forza concettuale e fisica tangibile e Yannick Dauby in questo è impeccabile.

 

Yannick Dauby – Echoes as Messenger