Project Dust, Materialising pollution weight

Project-Dust

Guardando a notizie e commenti di provenienza occidentale, Pechino appare spesso come la Los Angeles raffigurata in Blade Runner, con un insopportabilmente alto livello d’inquinamento che ha talvolta spinto le autorità nell’emanare ordinanze che proibiscono alla popolazione di lasciare le loro case. Non è un caso allora che il performance artist cinese Brother Nut abbia chiamato un suo lavoro Project Dust. Per cento giorni l’artista ha girato per Pechino con un aspirapolvere industriale, aspirando l’aria e poi ha miscelato la polvere accumulata con argilla rossa allo scopo di realizzare un mattone. Il suo gesto non è solo simbolico – nel materializzare il “peso” dell’inquinamento per l’ambiente – ma anche satirico, in quanto egli crede che ci sia abbastanza polvere per la produzione di mattoni al fine di edificare il più grande “ufficio di tutela ambientale”. È anche significativo che alcuni spettatori abbiano creduto che l’artista fosse un nuovo tipo di spazzino. Questo dimostra non solo la prospettiva dell’immaginario pubblico attuale, ma anche attesta di come l’arte può intervenire in questo immaginario, sfociando in nuove prospettive.

 

Turns Out You Can Make a Brick From China’s Smog