Wendy Hui Kyong Chun, Anna Watkins Fisher, Thomas Keenan – New Media, Old Media: A History and Theory Reader

New Media, Old Media

Routledge, ISBN: 978-1138021105, English, 752 pages, 2015, USA

Ci si potrebbe chiedere – con archivi web accademici oramai fiorenti e la memorizzazione di migliaia di documenti che fornisce ai lettori la possibilità di compiere rapidamente ricerche: qual è la motivazione per stampare un’antologia di 750 pagine sulla teoria e la storia dei media? Questo tipo di domanda è superficiale – tuttavia – e si riferisce solo formalmente al valore d’un tale tipo di pubblicazione. Infatti, una delle principali caratteristiche di questo tipo di libro sta proprio nella selezione e nell’essere un filtro qualificato, cosa che nel campo prolifico della teoria dei media e della storia può fare una grande differenza, sia per gli studiosi che per gli studenti. Sebbene quello degli studi sui media sia un campo in continua evoluzione e che richiede aggiornamenti periodici, la seconda edizione di questa antologia di saggi – New Media, Old Media – rinnova, dopo dieci anni, la selezione originale. Con un terzo editore aggiunto ci sono due nuove sezioni – Use and Desiring Data – e alcuni dei testi sono stati rimossi mentre altri ne sono stati aggiunti, con un quasi raddoppio dei contenuti. La gamma degli argomenti trattati è estensiva, inclusi i classici (protocolli, interfacce, memex, reti organizzate, masse e TV) accanto a nuove sfide (porno, queer, virus, troll, droni e lavoro gratuito). L’obiettivo dichiarato è quello di “destabilizzare” invece di “risolvere”, per fare una antologia di riferimento che potrebbe mettere in discussione, invece di definire. A questo proposito, la maggior parte dei testi selezionati serve a questo scopo, dando valore a un libro che è ideale sia per chi deve iniziare a studiare questi argomenti sia per gli studiosi che hanno bisogno invece di un punto di riferimento e sul quale basarsi.