Jorge Queijo / Hiroki Chiba / Yoshio Machida – Luminant

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CD – Amorfon

Siamo alle frontiere estreme del jazz sperimentale e dell’improvvisazione, là dove collidono differenti sapienze musicali e competenze: Jorge Queijo, infatti, è un batterista portoghese, Hiroki Chiba è un bassista giapponese e Yoshio Machida – pure nipponico – è un maestro di steelpan, uno strumento tradizionale a percussioni metalliche che si suona con robuste bacchette per produrre suoni diversi a seconda delle cavità percosse. Quest’ultimo musicista – Yoshio Machida – va anche ricordato per le sue sperimentazioni con i primi sintetizzatori portatili analogici, attitudine che è accantonata in questa produzione, chiusa su un impianto improvvisativo non elettronico, dalle vaghe reminiscenze post-rock e con influssi asian, indian e gamelan. Ad essere maggiormente precisi – ma non è così scontato determinare questo in base ad un semplice ascolto – il suono del basso è processato interattivamente da Hiroki Chiba, mantenendo tuttavia un timbro semi-acustico. La fusione dei differenti apporti è totale, funzionando alla perfezione in tutte le sette tracce presentate, registrate per il catalogo Amorfon – a distanza esatta d’un anno, nel Febbraio del 2014 e del 2015 – al The Foxhole e all’Apollo a Tokyo. Lo steelpan solitamente è uno strumento associato alla musica caraibica ma in questo caso e nell’attitudine sviluppata da Yoshio Machida i suoni sono più rarefatti e bilanciati, proliferanti ed evocativi di scenari naturali. Quello che sorprende è proprio la compostezza delle trame, quietiste ed estetizzanti, seppure il background elettronico è come se sempre aleggiasse, insieme ad un garbato esotismo e alla tecnica free form. Insomma, il jazz incontra la world music, suoni naturali e più sperimentali sequenze, sposando la melanconia del sempre vibrante basso acustico e la melodia dello steelpan: il risultato è quello d’un album rigoroso ma gradevolissimo.

 

Jorge Queijo / Hiroki Chiba / Yoshio Machida – Luminant