cellF, External Brain Improvisation

cellF

cellF di Guy Ben-Ary è un “autoritratto biologico” diviso in due parti. Innanzitutto l’artista ha riprogrammato le cellule della pelle per trasformarle in una rete neurale funzionale, definita come il suo “cervello esterno”. Poi ha sviluppato un corpo robotico per interfacciarsi con una vasta gamma di sintetizzatori modulari analogici. In entrambi i corpi, le tensioni sono passate attraverso i vari componenti per produrre dati o suoni. In un evento live, Darren Moore esegue la sua musica, che è stata innestata nei neuroni del “cervello esterno” in guisa di stimolazioni elettriche. I neuroni hanno risposto controllando il sintetizzatore. Il grado delle “umane” decisioni in questa performance è l’aspetto principale messo in discussione dall’artista. Qui siamo in grado di andare anche oltre, chiedendoci se l’influenza delle componenti macchiniche stia influenzando la produzione di musica, favorendo il fatto che questa suoni in maniera non-umana. Ma questa è esattamente l’intenzione dell’artista – vivere con questi dubbi, mentre si esperisce la realtà che egli stesso ha creato.

 

cellF – Video Documentation

 

The Premier of cellF (2015)