Peter Weibel – Global Activism: Art and Conflict in the 21st Century

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The MIT Press, ISBN-13: 978-0262526890, English, 600 pages, 2015, USA

Global Activism è stato un altro sforzo espositivo pantagruelico nella notoria tradizione dello ZKM (il Centro per l’Arte e la Tecnologia dei Media, dal tedesco Zentrum für Kunst und Medientechnologie), evento che ha avuto luogo alla fine del 2013, nel tentativo di studiare “l’arte e i conflitti” su scala globale. La pubblicazione – anche se inevitabilmente lo sforzo è parziale – tiene traccia comunque di una pletora di soggetti ed enti attivi sulla scena politica del 21° secolo e se pure nelle intenzioni dovrebbe essere il “catalogo” della mostra, nelle sue settecento pagine complessive alla fine potrebbe essere considerata più come un soggettivo tentativo di creare una forma di enciclopedia, un compito difficile per questo tipo di argomenti, soprattutto quando considerati da una prospettiva storica. L’eterogeneità dei soggetti (da teorici di fama ad organizzazioni non governative, movimenti politici ed artisti) rafforza questo problema, così come ci sono pochi precedenti di altre enciclopedie stampate focalizzate su questi temi. Nei saggi selezionati sono stati inclusi i testi di alcuni dei protagonisti della filosofia di sinistra (tra cui i soliti noti Žižek, Latour e Negri, solo per citarne alcuni) e c’è una considerevole inclinazione non-occidentale in molti degli articoli, un sentire globale, con riflessioni su quali tipi di “sistemi” sono all’opera in diversi paesi, per non parlare delle concettualizzazioni di Weibel sulla “democrazia performativa”. Si tratta – insomma – di un vasto sforzo e un archivio prezioso, che rimane in quanto documento stampato.

 

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