edited by Olga Goriunova – Fun and Software: Exploring Pleasure, Paradox and Pain in Computing

Olga-Goriunova-–-Fun-and-Software

Bloomsbury Academic, ISBN-13: 978-1623560942, English, 296 pages, 2014, USA

È interessante notare come certe mostre temporanee e altamente mirate possono diventare materia per corposi e meno effimeri libri, concretizzando la ricerca e le idee curatoriali in esse agite, in modo che tutto rifletta l’intero percorso di studi e analisi. Questo è il caso di “Fun and Software”, un evento che Olga Goriunova – editore anche dell’antologia di testi – ha co-curato assieme ad Annet Dekker a Bristol, Eindhoven e Dortmund, prendendo in considerazione spazi e approcci differenti. Il concetto di “fun and software” sembra derivare da una particolare forma scientifica d’umorismo che è stata popolare negli anni sessanta, declinata in diverse categorie, incluso l’ingegno e il formalismo, volutamente istigando metaforiche disfunzioni, quelle che possono essere definite efficienti deviazioni dalle funzionalità originariamente previste. Nelle rispettive narrazioni (mostre e libro) si sta rileggendo la storia dell’informatica, interpretando un’estetica del rapporto uomo/macchina ma anche concetti come in-computabilità e indeterminatezza. È – nello specifico – un libro non-convenzionale, che esplora il divertimento nei paradigmi di programmazione così come gli scherzi del filosofo e della media art, insieme ai molteplici livelli linguistici che sono indagati attraverso una quantità di diverse attitudini legate o meno alle qualità computazionali. Sia una certa eredità del movimento software art così come i successivi studi sui software permeano l’intera opera e la Goriunova confronta brillantemente prodotti di software e divertimento correlandoli agli haiku, che – in un certo senso – esprimono una caratteristica che la software art pienamente integra: il rapporto tra il dualismo semplicità/complessità che va di pari passo con l’immaginario di una quotidiana utopia.

 

Funware: Introduction by Olga Goriunova and presentation by Matthew Fuller