edited by Joasia Krysa and Jussi Parikka – Writing and Unwriting (Media) Art History: Erkki Kurenniemi in 2048

Writing-and-Unwriting-Media-Art-History

The MIT Press, ISBN-13: 978-0262029582, English, 368 pages, 2015, USA

Ci sono stati altri momenti nella storia – più che oggigiorno – in cui l’umanità ha cominciato a pensare poco al presente e ancor meno al futuro, cercando ispirazione nel passato. Indagare su eroi non celebrati e tecnologie dimenticate, riscrivere la storia e – eventualmente – emanare una nuova luce sui possibili scenari futuri è una possibilità ricorrente e il campo di studi dell’archeologia mediatica sta attualmente vivificando questa pratica. Erkki Kurenniemi è una figura che altrimenti sarebbe sconosciuta, non adattandosi a nessuna definizione: essere un musicista, un regista, un computer-animatore, un artista, un futurologo o altro. La sua prolifica produzione per un certo numero di decenni costituisce – tuttavia – un corpo originale di lavoro che può facilmente qualificarlo come sia un pioniere e un visionario, pur non essendo celebrato in eventi ufficiali, né circoli accademici. Il suo lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale da una mostra a Documenta 13 a cura di Joasia Krysa, che cura questa antologia con l’aiuto di Jussi Parikka, un noto studioso dell’archeologia dei media. La selezione dei testi bene rispecchia l’eterogeneità di Kurenniemi, che ospita molti dei suoi testi (per lo più tradotti per la prima volta) e un bel paio di documenti e conversazioni tenute su di lui da altri autori. Il libro sfida il lettore ad interpretare Kurenniemi e il suo coinvolgimento simbolico in diverse discipline, comprese le sue febbrili attività quotidiane di archiviazione e (re)invenzione di macchine audiovisive. L’impatto di questo lavoro è amplificato, implicitamente rafforzando sia la presente complessità che un futuro più incerto.