Devin DiSanto / Nick Hoffman – Three Exercises

Devin-Disanto

CD – Erstwhile

Quello della musica sperimentale è un ambito nel quale difficilmente l’ironia trova posto – soprattutto in pubblico – e quasi mai anche la comicità è utilizzata come catalizzatrice di nuove idee e connessioni di natura sonora, seppure tra avanguardia e comunicazioni di massa, dominio quest’ultimo nel quale abbonda il divertimento a buon mercato, alcuni compositori non sono mancati nell’esibire piuttosto leggere occasioni – basti pensare alle partecipazioni televisive di Cage a Lascia o Raddoppia e I’ ve Got A Secret, tra la fine anni cinquanta e gli inizi degli anni sessanta. In Three Exercises Devin DiSanto e Nick Hoffman sembrano voler sfatare questo assunto e utilizzare ad hoc riferimenti anche scherzosi – diretti e indiretti – citando obliquamente quelle che sono alcune delle consuete dinamiche tra artisti e pubblico, linguaggi musicali e performance, luoghi d’azione e fruizione nell’ascolto, mescolando strane narrazioni, emergenze auditive e un setting che ricorda il pazzoide teatro sperimentale degli anni ottanta. Ci sono due scrittori – Justin Palmer e Sharon Glassburn – coinvolti nelle registrazioni e continue sovrapposizioni di suoni, con palline da ping pong lasciate rotolare, sequenze elettroacustiche difficili da decifrare, con suoni elettronici generati in real time usando effetti di modulazione di frequenza e di sintesi stocastica dinamica, il tutto prende vita in quella che è probabilmente la palestra e sala teatro della St. Thomas the Apostole Elementary School di West Hartford, una cittadina di circa 60.000 abitanti del Connecticut. L’effetto è disorientante, così come balza agli occhi la disposizione “numerata” degli oggetti in campo: quasi come in una scena del delitto, che viene circoscritta in ulteriori spazi, siparietti e geometrie nelle quali l’interazione tra i due musicisti-performer è netta e piuttosto coinvolgente, piena di ritmi e studiati happening.

 

Devin DiSanto / Nick Hoffman – Three Exercises