edited by Edward A. Shanken – Systems

Systems

The MIT Press/Whitechapel Gallery, ISBN-13: 978-0262527194, English, 240 pages, 2015, USA

Nel vasto magmatico territorio tra scienza e media art, il concetto di “sistema” occupa un avamposto strategico, soprattutto dopo i primi sviluppi degli studi cibernetici. Ma questo concetto, ancora meglio articolato come “sistemi aperti”, è stato utilizzato in differenti domini culturali dalla seconda metà del 20° secolo, infine accogliendo complessità e dinamiche autonome nei processi culturali. Questo libro rende giustizia proprio a coloro che si sono avventurati in questi territori, innescando pratiche pionieristiche e visioni. Si tratta di una molto coerente, ma anche storicamente estremamente ben studiata selezione, che amplia la conoscenza di solito limitata alle (ancora seminali) teorie di Jack Burnham e dei cicli di retroazione (così in voga nella cosiddetta “arte interattiva”) in un’antologia articolata dove teorici e artisti contribuiscono allo stesso modo. La comprensione dei sistemi nelle differenti relazioni tra i singoli elementi, il loro ruolo e il loro insieme creato viene qui articolato da classici come quelli di Buckminster Fuller e Latour, ma anche dalle più recenti offerte di Hayles ed Haque. I testi e i manifesti di artisti includono Paik e Eno, ma anche Rinaldo e Reas, generando una traiettoria in cui la vita artificiale e i concetti generativi sono solo una parte di uno spazio molto più ampio e contemporaneo che comprende la linguistica, l’architettura e il design, per esempio. Ciò che viene detto qui è un punto di vista fondamentale per capire il presente, accogliere ibridi processi ma anche riconoscere con fermezza l’arte, ancora una volta per il suo ruolo essenzialmente dinamico e di trasformazione.