2CD – Post Concrete

Arriva a marchio Post Concrete un doppio cd, a tutti gli effetti un’indagine alquanto esaustiva sulla sound art cinese, che scaturisce da Revolution Per Minute, una mostra tenutasi alla Colgate University di Hamilton, New York, evento curato da Dajuin Yao, a sua volta sound-artista, insegnante alla China Academy of Art (CAA), dj e teorico new media. Le composizioni accuratamente selezionate sono ventisei e la varietà degli apporti è consistente: si passa dal “gabba tradizionalista” di Lin Zhiying – fotografia cruda di un venditore ambulante cantonese e di un vicino negozio di musica – ai trasduttori posizionati su un iPhone da Wei Wei, passando per field recording che scopriamo essere virtual soundscape in Second Life (Zhang Anding), oppure ascoltando conversazioni di prostitute furtivamente catturate (Zhong Minjie) o – ancora – per sequenze algoritmiche, in realtà parodie dell’improvvisazione di un concerto di pianoforte. Non è abbastanza perché nel catalogo ci sono anche le phonografie internettiane di Xu Cheng e le più acousmatiche sperimentazioni di Edwin Lo, le improvvisazioni software e hardware di Zhou Risheng e la diacronica schizofonia del curatore Dajuin Yao. Saltando scientificamente fra le due sezioni della raccolta non mancano nemmeno opere dall’approccio maggiormente testuale, vicine alla poesia sonora, ad esempio “Poem Zero” di Zhang Liming o “The Wah” di Yan Jun, con suoni di dialetto testuale agiti in una performance duo o addirittura un omaggio a John Cage i cui mesostic (poemi composti in maniera tale che una frase verticale interseca righe di testo orizzontali) vengono letti il lingua cinese (“Composition in Retrospect” di Xie Zhongqi). Questa mostra è stata la prima grande retrospettiva di sonic arte cinese e particolarmente interessante è anche la vocazione intermediale che sembra pervadere la gran parte delle opere, ricche di connotazioni anche visuali, di programmazione ed oggettuali.

 

Revolutions Per Minute Sound Art Exhibition At Colgate