Christina Dunbar-Hester – Low Power to the People: Pirates, Protest, and Politics in FM Radio Activism

Low-Power-to-the-People

The MIT Press, ISBN-13: 978-0262028127, English, 304 pages, 2014, USA

Uno degli ultimi bastioni dei media indipendenti negli Stati Uniti, la trasmissione FM a bassa potenza (LPFM), è stato regolato dalla legge per mezzo d’una concessione di frequenze, che sono state messe infine a disposizione dei cittadini nel 2000, dopo vibranti proteste in tutto il paese. La radio come media di comunità è stata oggetto d’analisi fin dai suoi primordi ma nell’era post-digitale non è certo facile riconoscere un suo ruolo potenzialmente strategico. In questo libro l’autore si concentra sulle pratiche di un’organizzazione attivista, “Prometheus Radio Project” a Filadelfia, in precedenza un gruppo di trasmissione pirata, che ha fatto ampio uso di LPFM dal 2003 al 2007 e ha dovuto lottare duramente per la sua sopravvivenza. L’infrastruttura tecnica ha reso possibile un tipo specifico di sostegno della comunità, enfatizzando la dimensione locale piuttosto che quella globale, essendo al tempo stesso un media pienamente adattabile. Tra le righe e apertamente nell’ultimo capitolo Dunbar-Hester discute il significato culturale di solito associato con le tecnologie e di come il fenomeno delle microradio ha il suo specifico ruolo nella creazione di gratuiti, facili da impostare e gestibili spazi di comunicazione. Questi spazi possono essere facilmente realizzati in proprio e l’autrice sottolinea come il Prometheus Radio Project anche insegni alla gente come costruire il proprio hardware radio, una tradizione spesso vissuta nelle radio amatoriali e nelle comunità radio pirata. Il valore politico di microradio come qui documentato può essere esteso e ulteriormente sperimentato reclamando parti dello spettro disponibile e integrandole con altre tecnologie di rete (locali e sperimentabili in remoto).