Vibroplasm, resonance instrument

Vibroplasm

Il lavoro artistico indirizzato alla sinestesia e all’interrelazione dei sensi, partendo dalla musica visiva, è spesso basato sul concetto che la luce e il suono sono entrambi fenomeni vibrazionali – uno meccanico e l’altro elettromagnetico – e come tali possono essere interpretati attraverso un sistema di correlazioni teoriche o perfino trasdotti con mezzi tecnici uno nell’altro. Al di là della mappatura delle lunghezze d’onda e l’instradamento di catene di segnali, la motivazione subalterna alla base di queste opere è spesso una questione ontologica nell’affrontare il tessuto di base del mondo fisico attraverso la “percettualizzazione” dei fenomeni fisici, una sfida ripresa in particolare nel campo della ricerca di Hans Jenny relativa alla cimatica. Vibroplasm, una recente serie di opere di Erfan Abdi utilizza tecniche simili allo scopo di sperimentare la vibrazione attraverso il suono, lo spazio e il corpo. In Vibroplasm, lunghe molle agiscono come elementi vibranti monodimensionali, che sono impostati in risonanza attraverso un feedback controllato. I magneti sono posizionati a intervalli differenti lungo la lunghezza della molla e la loro oscillazione meccanica viene convertita in energia elettromagnetica dalle bobine dei pick-up. L’oscillazione dei magneti attaccati alla molla e agganciati dalle bobine genera un segnale audio che viene poi immesso nell’elemento vibrante attraverso un trasduttore elettromeccanico. Ogni magnete e la bobina stimola specifiche frequenze di risonanza del sistema, che può essere manipolato alterando fisicamente la posizione delle bobine e dei magneti lungo la lunghezza della molla. Vibroplasm funge allora come uno strumento per esplorare i fenomeni di risonanza e rendere le vibrazioni tangibili, così come uno strumento che genera pattern sonici che inducono alla trance. Utilizzare questo sistema diventa in qualche modo una sorta di relazione in cui la parola materiale sembra agire di propria iniziativa e per il quale il perfomer ha la facoltà d’intervenire o di star solo ad ascoltare. Matteo Marangoni

 

Vibroplasm 1.4