Richard Rinehart, Jon Ippolito – Re-collection: Art, New Media, and Social Memory

Re-Collection

The MIT Press, ISBN: 9780262027007, English, 312 pages, 2014, USA

Jon Ippolito è una figura chiave nella conservazione sia dei nuovi media che della net art, coinvolto in molti dei primi tentativi di comprendere i problemi tecnici connessi con la conservazione digitale e la formulazione di strategie appropriate per rispondere a tali problemi. A questa uscita editoriale è associato anche Richard Rinehart, un’altra figura di primo piano del settore – sin dai seminali anni novanta – impegnata nelle sfide tecnologiche della media art in ambiti istituzionali. La questione di come sopravviverà l’arte prodotta con differenti media – analogici, elettronici e puramente digitali – è stata fortemente dibattuta negli ultimi decenni ed è ancora aperta la discussione. Re-collection: Art, New Media, and Social Memory ha sicuramente lo scopo di aiutare: al di là degli scritti teorici dei rispettivi autori (curiosamente a volte “commentati” ognuno dall’altro nel testo), ci sono un numero impressionante di esempi pratici che possono essere fonte d’assoluta ispirazione. L’argomento principale ruota attorno l’approccio variable media, sviluppato negli anni Novanta e basato sul processo principale di “riproduzione” dell’opera d’arte conformemente alle specifiche approvate dagli stessi artisti. Per citare Ippolito, “fissità è uguale a morte”. Le tre principali sezioni del libro (“Tecnologia”, “Istituzioni” e “Legge”) sono conformate allo scopo d’indagare le tre minacce principali ma anche i tre principali e potenziali operatori di persistenza delle opere. Gli autori stanno promuovendo l’idea affascinante di un “museo a cielo aperto” che se adeguatamente strutturato e sviluppato rappresenterebbe una piattaforma innovativa per affrontare finalmente ed efficacemente l’essenziale conservazione della cultura digitale.