Frank Rothkamm – Wiener Process

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24xCD (box set) – Baskaru

Soprende ancora Frank Rothkamm con le sue escursioni concettualoidi e oblique-ubique. L’ultima volta fu Reno a farci sobbalzare, un album muzak che nella esclusiva discografia del compositore tedesco – adesso di base a Los Angeles – certo non occuperebbe i primi posti nelle virtuali classifiche degli aficionados experimental. A Rothkamm già prima di quell’album era stato diagnosticato un forte disturbo acufenico e questo aveva stimolato nell’eclettico sperimentatore la ricerca d’un vero e proprio trattamento sonoro che potesse “mascherare” o eliminare le alte frequenze. Frank ha dovuto ammettere d’aver fallito nel trovare una cura per il tinnitus ma nel tempo trascorso ha avuto modo di sperimentare quello che lui stesso adesso definisce un metodo scientifico “psycho-stocastico”, una innovativa concezione di “no-time music”, statisticamente progettata, in modo che gli ascoltatori non possano più ricordare ciò che è stato sentito pochi minuti prima e quello che sentono sarà sempre diverso ad ogni incontro. L’uscita – sotto l’imprinting della Baskaru – è composta da ventiquattro CDs di un’ora ciascuno contenuti in un doppio cofanetto di Lucite fatto a mano, “una zona dove non c’è inizio né fine, nessuno sviluppo lineare ma solo le leggi della meccanica quantistica”. Suono, tempo e incertezza, sono queste le coordinate e nemmeno stupisce che nel titolo sia fatto riferimento a Norbert Wiener, matematico e statistico che è stato uno dei precursori della teoria dell’informazione e della cibernetica. Si parte dalle frequenze appena udibili del primo cd (sotto i 10000 Hz) e nei passaggi successivi s’aggiungono – attraverso processi formali e probabilistici – sempre nuovi elementi, fino a che – dopo la prima metà dell’opera – le iterazioni diventano progressivamente più complesse, arrivando a un tasso medio di 277 eventi sonori al secondo. La moltiplicazione esponenziale di ogni dato sonoro proietta l’ascoltatore in uno spazio metamorfico vertiginosamente più ampio di quello al quale è tradizionalmente abituato. Non si sfugge: questa è un’opera brillante e fuori controllo ed è proprio la mèsse d’elementi oggettivi a impallare qualsiasi giudizio critico anche costringendo a ripensare lo stesso ruolo d’autore (come del resto è implicito in molta della più coerente musica generativa).

 

Frank Rothkamm – Wiener Process (excerpt)