Lesley Flanigan – Glacier

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CD – Physical

Lesley Flanigan è una musicista elettronica sperimentale che vive a New York City e di certo non passa inosservata nelle sue performance, sia per la presenza fisica che per l’uso di uno speciale tool, consistente in un mixer ed in una elettronica molto scarna, completata con microfoni di uso comune e altoparlanti posizionati in casse di legno sottili e spartane, il tutto auto-costruito. La Flanigan si dice ispirata dalla fisicità del suono e al setup DIY spesso accompagna la sua stessa voce, creando un cortocircuito di loop e distorsioni, dilatati glitch e strutture droniche, come in “Glacier” ad esempio, elegiacamente – ma non in maniera del tutto rassicurante – dando vita a una composizione che è agita in ipnotiche trame, iteratissime e tonali. Feedback e voce – insomma – questi sono i due estremi della sua ricerca, con la title track dell’EP a evocare suoni e dettagli e a scandagliare le loro relazioni con le emissioni vocali armoniche, o nella seconda incisone, “Shattering”, utilizzando solo le superfici vocali, sovrapposte a creare un idilliaca, onirica ballad concettuale, minimalista e molto fascinosa. Certo i sound devices single-tone e homemade dalla stessa Flanigan sono splendidi in un live, dove risuonano a pieno rendendo più calde e confortevoli questo genere di contaminazioni, mentre in un album devono contentarsi di fare la loro parte senza altro aggiungere alla completezza dell’insieme. L’effetto è quello di lunghe note ronzanti e indistinte emesse dagli altoparlanti-synth con la voce modulata al fine d’iterazioni altalenanti e attentamente controllate: è difficile sfuggire alla malia di simili nenie, con le texture che reagiscono negli intrecci e lo spazio che riverbera di tenui imperfezioni aurali. Un senso fisico di beatitudine che pervade ogni singolo momento del progetto.

 

Lesley Flanigan – Glacier