Six Monkeys, the potential of e-mail protocol

SixMonkeys

Su commissione di MailChimp, il noto servizio di Mailing che conta più di 10 bilioni di mail inviate al mese, l’artista Brendon Dawes ha realizzato una serie di sei device che esplora possibili interazioni tra oggetti fisici e flusso di ricezione di posta elettronica. Utilizzando il consolidato protocollo di comunicazione, i sei oggetti hanno la funzione di ripensare gli aspetti positivi di questi ordinari scambi, ormai soffocati dall’ossessione dell’ “Inbox 0”. Le riflessioni con cui l’artista gioca sono corrispondenti alle funzioni che l’e-mail ha nella quotidianità. In primo luogo la notifica di arrivo, provando a sostuire sonori alert e incalzanti numeri progressivi di mail non lette. “Oliver” è una sorta di pallottoliere luminoso che visualizza lo stato di riempimento della propria casella di posta, “Lucy” è un cilindro che si attiva illuminandosi di colori soffusi all’arrivo di mail precedentemente filtrate per oggetto, mittente o colore. “Sarah” invece alza lentamente un cartello solamente all’arrivo di mail inviate dal proprio mittente preferito. Altre “scimmiette” invece giocano sulla dibattuta funzione di archiviazione che le e-mail possono avare. Il ricordo veicolato da una e-mail, intimo e personale, viene trasformato in artefatto fisico. “Lana” è per esempio una scatoletta bianca delle dimensioni di un libro tascabile che custodisce le e-mail legate a particolari eventi o esperienze. Quando lievemente mossa invierà nuovamente i ricordi custoditi, in un futuro prossimo non predefinito, come se per caso frugasse in una scatola. Chi è solito stampare le mail più significative mai ricevute per appenderle di fronte al proprio schermo e guardarle di sottecchi nei momenti di sconforto, troverà invece molto utile “Ham”, che custodisce per te le più belle e-mail, permettendo di stamparle in qualsiasi momento semplicemente girando una manovella. E se nessuno dei precedenti device è sufficiente per esorcizzare lo stress da flusso continuo, c’è “Nim” l’interruttore che spegne il flusso di mail in arrivo, esattamente come gli altri interruttori delle nostre case. Ognuno di questi device porta il nome famosi scimpanzé protagonisti di esperimenti scientifici sull’apprendimento del linguaggio umano da parte dei primati, e proprio da qui deriva il nome dell’opera “Six Monkeys”. Al di là del chiaro riferimento alla committenza, questo riferimento mette sposta può spostare la riflessione innescata dall’opera su un altro livello. La tensione alla ricerca dell’universalità del linguaggio è un tema attualmente molto tricky. Dagli animali agli oggetti come quelli su descritti, questo persistente anelito sembra aver trasferito il proprio terreno di ricerca ai protocolli di invio telematico, di cui l’invio di mail rappresenta il baluardo più consolidato fino ad ora sperimentato. Chiara Ciociola