Computers Watching Movies, films seen from digital entities

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“Artificiale” – e ne consegue una certa confusione – è un termine il cui significato si è evoluto nel definire le cose non naturali sino al distinguere anche cose più vicine alla natura. Questo sta portando a frequenti scontri culturali tra esseri umani e macchine, come “Computers Watching Movies” di Benjamin Grosser dimostra. Quest’opera d’arte mostra attraverso una serie di schizzi come un sistema di visione computerizzato vede una scena di un film famoso. Mettendo in discussione le differenze con noi come esseri umani guidati dal racconto, dalle storie personali e con diverse capacità di lettura dei canoni filmici, l’opera anche descrive uno scomodo punto di vista: un film appositamente costruito per catturare l’immaginazione di un pubblico umano visto da un’altra silente platea. Le emozioni, i simbolismi, le metafore e le associazioni casuali sono estranee alla macchina, che analizza i filmati soltanto nei suoi stessi termini. Potrebbero allora i critici cinematografici imparare qualcosa di nuovo da questa metodologia alternativa? Pensiamo che almeno potrebbero fare un tentativo…

 

 

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