Aural Tools #1 – Trifoglio, holistic listening experience

Aural-Tools-#1

Come per molte delle nostre tecnologie di consumo, la prospettiva storica del sound recording è stata quella di una sua progressiva banalizzazione. Se i primi ascoltatori di musica registrata alla fine del 19° secolo pensavano di stare vivendo una specie di magia e gli esoterici della cultura audiophile affermatasi negli anni ’60 e ’70 nutrivano una vera e propria ossessione per l’hi-fi, oggi è comune ascoltare la musica in streaming direttamente da un telefono portatile, da un tablet o da un cellulare, spesso con una qualità di riproduzione inferiore a quella che la generazione dei nostri bisnonni avrebbe ascoltato su un grammofono. Inoltre, con la rapida ascesa dei servizi di streaming, le registrazioni musicali stanno diventando obsolete in molti contesti. È interessante poi notare come certi artisti ed editori musicali nel rispondere a questi sviluppi propongano particolari alternative. Aural Tools è un edizione di oggetti proposti come alternativa ai consueti dischi, proprio in quanto supporti fisici di un’idea musicale. Il progetto è a cura di Attila Faravelli, che è anche l’autore del primo pezzo della serie. Il suo Trifoglio è un player audio particolarmente intrigante e low cost, assemblato a mano con parti semplici, apparecchio che offre un’esperienza di ascolto decisamente unica. Trifoglio si basa su una configurazione degli altoparlanti piuttosto insolita – mid/side – che applica alla diffusione del suono una tecnica comunemente impiegata nel posizionamento dei microfoni stereo. Due piccoli woofer da 0,5 watt sono posizionati a 90 gradi fra loro all’interno di una sagoma di cartone piegato che sostituisce la struttura fisica dell’altoparlante e funziona anche come una sorta di riflettore parabolico, dirigendo il suono verso l’ascoltatore. Tenere Trifoglio con due mani direttamente davanti della faccia, esattamente così come si potrebbe tenere un libro, avvolgere l’ascoltatore in un’ologramma sonoro, dando una sensazione simile a quella dell’ascolto con le cuffie ma con l’aggiunta che le vibrazioni tattili vengono convogliate attraverso le mani. Anche se l’oggetto è destinato ad un singolo ascoltatore, il lettore audio interagisce anche con l’acustica della stanza e non isola l’ascoltatore dall’ambiente, come le cuffie fanno, in una correlazione oltremodo interessante con il corpo, dando all’ascoltatore la possibilità di modulare il campo sonoro cambiando la posizione o l’orientamento del lettore. Utilizzando componenti che si trovano di solito in lettori multimediali di basso costo e bassa fedeltà, Trifoglio offre efficacemente un’esperienza di ascolto olistico che in termini di un’immagine spaziale va ben oltre quello che gli altoparlanti di fascia alta sono in grado di trasmettere. Trifoglio è destinato a riprodurre una serie crescente di tracce audio prodotte specificamente allo scopo, “composizioni” che possono essere scaricate dal sito web di Aural Tools. Fra i collaboratori al progetto sono stati inclusi finora musicisti e sperimentatori come Enrico Malatesta, Nicola Ratti, Alessandro Bosetti, Giovanni Lami, Massimiliano Viel e Giuseppe Ielasi, fra gli altri. Attila Faravelli invita regolarmente gli artisti a contribuire con propri materiali al catalogo di Trifoglio, istanza che nel merito rende questo un progetto particolarmente aperto e partecipativo.

 

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