AAVV – UltraUltraRed

UltraUltraRed_WEB

CD + booklet – Viaindustriae

Con un sottotitolo che bene specifica la natura dell’operazione, “10 ipotesi sulle 10 tesi preliminari sull’indagine sonora militante”, questo progetto di editoria ibrida, risultato di una serie di workshop sulle nuove radiofonie è presentato nella forma di testo/manifesto del collettivo americano Ultra-red. Si tratta – insomma – di un libretto comprensivo di cd che include le proposte sviluppate da giovani artisti, atto finale del laboratorio MEDIA azioni / azioni RADIO, processo durato ben sei mesi e che – a partire dal testo teorico di base – ha portato alla creazione di un database di campi sonori e di testi/tracce. Nella pubblicazione trova spazio la prima traduzione italiana dell’importante testo sorgente (Dont Rhine, Robert Sember), amplificato anche dalle traduzioni/interpretazioni dei ricercatori che hanno aderito e solidarizzato con l’idea di mediare il manifesto teorico. Il manifesto detta 10 punti necessari per l’indagine sul paesaggio sonoro, sull’attivismo e la ricerca sociale connessa, sulle field recording e gli svariati aspetti che di fatto vanno ad investigare una teoria del silenzio, sulla registrazione ambientale e sociologica, sul discorso politico, la musica pop e il canto popolare nella protesta civile (solo per citare i temi più evidenti ed oggetto della ricerca). Nonostante il tono, nella forma un po’ apodittica di alcune tesi e che non cela l’approccio specificatamente attivista, alcuni interessanti problemi teorici vengono sollevati. Il suono – si afferma – è sia l’ambito che il mezzo dell’indagine militante, indipendentemente dalla sua natura analogica o digitale e l’ascolto diventa uno strumento di lettura della contemporaneità. Il silenzio – allo stesso tempo – è l’oggetto-causa del desiderio di ascoltare. Sono davvero tanti – quindi – i temi sollevati: la differente prospettiva – spesso squisitamente politica più che ricercatamente artistica – potrebbe lasciare perplessi diversi fruitori di questo tipo di ricerche, ma in fondo, si può facilmente immaginare, nemmeno più di tanto.