CDR – Agxivatein

Subito l’elegante bianca confezione dal raffinato e concettuale lettering coglie la nostra attenzione e anche scartando il cdr egualmente bianco, con un bordino nero e la parte di lettura delle tracce in nero lucido, senza alcuna scritta o design, l’impressione è quella di una proposta atipica e preziosa (il cui artwork si deve a imagenumérique™ studio). I suoni che ne scaturiscono sono altrettanto immediatamente accattivanti, digitalissimi e glitchy: secondo le stesse parole dell’artista “il risultato è una sorta di musica elettronica che è perenne, futuristica, sensibile, provocatoria e profondamente romantica, musica che non si adatta a tutti”. Strom Varx è un compositore, direttore artistico, fotografo, designer e produttore di base a Parigi che dal 2005 è stato attivo in Francia ed in Europa condividendo il palco con la crème de la crème della sperimentazione internazionale contemporanea. A Cogent Heavy High-Technology Works Since Strom Varx è dipanato in un’unica traccia di più d’un ora: dopo gli inizi vetriolitici e pieni che durano una decina di minuti si alternano momenti alquanto cosmici, space e ambientali, fino a diradare poi in davvero immanenti e statiche sequenze, dai pattern molto dilatati e infine quietisti. Si è arrivati all’incirca a metà della partitura e s’odono solo larvati sibili, per più d’una decina di minuti null’altro che quasi silenzio (la lezione di scuola cageiana evidentemente ha definito nuovi standard di riequilibrio percettivo). Lentamente le sequenze riprendono in un crescendo sempre molto tenue, etereo e controllato, infine quasi armonico, fino di nuovo a sfumare nell’indistinto sidereo. Non per tutti – si è già detto – ma decisamente ammaliante e fuori dal comune.

 

Strom Varx – A Cogent Heavy High-Technology Works Since Strom Varx