Self-Portrait by Bostjan Čadež, a computer portraying itself.

Self-Portrait,-A-Computer-Portraying-Itself

In Self-Portrait, una nuova installazione multimediale di Bostjan Čadež presentata nel dicembre 2013 presso l’Istituto per l’Arte Contemporanea di Lubiana, un computer posto su una sedia di fronte ad uno specchio riflette la sua immagine speculare attraverso una webcam. Grazie all’interazione con un pennino meccanico che dipinge una tela posta su un cavalletto, il computer realizza il suo ritratto in scala di grigi. Questo autoritratto – tuttavia – sembra più la riproduzione statica di un’immagine scattata in un dato momento nel tempo. È un processo reale, in cui il computer non solo disegna se stesso in maniera lineare e unica, sempre seguendo la stessa direzione o ripetendo le stesse linee, come in un meccanico copia e incolla, ma con un certo grado di “libertà”. Quando traduce la visione di se stesso in una immagine pittorica, il computer fa delle scelte sulla base di calcoli che misurano lo spazio circostante momento per momento. Il risultato finale è una serie di autoritratti non meno identici delle differenze esibite nella pittura e nelle scelte tecniche. Self-Portrait s’interroga sull’oggetto della ricerca di ogni autoritratto d’artista: l’identità del sé. Lasciando al computer un certo grado di libertà nel decidere a dar luogo a una rappresentazione di se stessi, Boštjan Čadež indaga le possibilità della macchina a non esser vista come una semplice esecutrice di un programma, quanto piuttosto come un’entità, che segue in qualche modo la propria visione di se, suggerendo domande sul grado di consapevolezza, libertà e creatività possibili per un cervello elettronico. Ylenia Cafaro

 

Bostjan Čadež – Self-Portrait, A Computer Portraying Itself