Paul Thomas – Nanoart: The Immateriality of Art

Paul-Thomas-–-Nanoart--The-Immateriality-of-Art

Intellect Ltd, ISBN-13: 978-1841507088, English, 144 pages, 2013, UK

Molte questioni filosofiche sollevate alla scala nanometrica (o scala nanoscopica, dove il nanometro è un miliardesimo di metro) sono collegate alla sua natura intrinsecamente poco agevole: incarnando il passaggio ad una scala completamente differente; per non dire tutta immaginifica, relativa alle nuove coordinate di un reale ma invisibile spazio con rappresentazioni visive specifiche mediate solo dagli strumenti scientifici che si sono costruiti a tale scopo. Il nanospazio è sempre lì ma è visibile solo attraverso determinati strumenti, rimanendo enigmatico e funzionalmente immateriale. Paul Thomas, che è stato attivo nella scena australiana della media art, sin dal 2000 ha combinato la sua personale ricerca artistica con la consapevolezza dell’impatto sociale ed estetico delle nanotecnologie (come in “Midas” dove aveva attivato un trasferimento di atomi d’oro e atomi delle cellule di pelle umana quando questi erano messi a contatto). In Nanoart: The Immateriality of Art lo sperimentatore e teorico fornisce una panoramica storica e un’indagine completa delle opere d’arte che si occupano di nanospazio, costruendo una prospettiva originale e di esplorazione in molte differenti direzioni. Thomas guarda alla ridefinizione dei sensi, principalmente al tatto e alla vista, in un ambiente apposito e a diverse forme di “costruzione”, per le quali la realizzazione di strutture ha molte e sfaccettate implicazioni. Il libro è un essenziale punto di riferimento che si apre a molteplici scenari, la cui trattazione – tuttavia – è accuratamente focalizzata su quello che di più considerevole in questo campo è stato ritenuto fino ad oggi rilevante.