Jon Wozencroft, Neville Brody – Fuse 1-20: From Invention to Antimatter – Twenty Years of FUSE

Jon Wozencroft

Taschen, ISBN: 978-3836525015, 416 pages, 2012, English
Nel 1991 due dei più talentuosi designer grafici di tutti i tempi (Jon Wozencroft e Neville Brody) lanciarono un esperimento unico: FUSE, una pubblicazione annuale presentata in una scatola di cartone che conteneva una rivista stampata con articoli relativi alla cultura tipografica, un floppy disk con quattro font e quattro poster che utilizzavano quegli stessi font. Nel bel mezzo della rivoluzione della information technology e appena prima di internet per le masse, questa produzione è stata una pietra miliare per il graphic design contemporaneo e una nuova forma di publishing (si sarebbe detto “multimediale” a quel tempo). Creative Review descrisse FUSE come “la rivista del futuro”, riferendosi all’idea che la forma è stata progettata specificamente per il contenuto, che a sua volta era uno strumento per la creazione di nuovi contenuti (potenzialmente disparati). Ogni edizione aveva un tema – “Codes”, “Religion” o “Pornography” – attorno al quale gli articoli, i font e i poster erano creati. L’alfabeto ha iniziato così ad essere considerato – insieme con la tastiera del computer – come un medium creatore di senso digitalmente codificato e l’antologia rende omaggio a FUSE agendo come un’efficace forma di tutela di quel seminale approccio. Nella raccolta sono pure compresi anche gli inediti numeri 19 e 20 e a parte i due redattori sono stati coinvolti diversi radicali innovatori dell’epoca, come Peter Saville, David Carson, il collettivo Tomato e molti altri designer appassionati nel dar vita a nuove finestre concettuali tra la macchina e la pagina stampata. L’estetica degli anni novanta è facilmente riconoscibile – si pensi ai flyer techno ad esempio – come è pure probabile che nell’arco di cinquant’anni questo progetto sia riconosciuto ed etichettato come pura avanguardia.