deFacebook – Glitched Portraits

deFacebook

L’opera “deFacebook” dell’artista indiano Nandan Ghiya è costituita da una serie di ritratti, ricavati da immagini prese dal popolare social network e stampate fisicamente su tela. Le foto scelte sono classici mezzi busti o figure intere a trequarti, allestite (in parte) secondo i classici canoni del ritratto di famiglia. Le cornici sono spesse ed importanti, di legno o dorate, ed insieme alle tonalità delle foto che virano spesso al seppia, conferiscono alle immagini un nostalgico sapore antico. Questa estetica vintage è tuttavia funzionale per esaltare un’ironia più dirompente. Alcune porzioni delle foto, spesso in corrispondenza dei volti, sono infatti modificate da evidentissimi e coloratissimi effetti glitch, con una sottile e cruciale particolarità: le cornici delle tele pur mantenendo il loro classico rigore nei colori e nei materiali, seguono ogni saltello o capriccio dei pixel che strabordano o rientrano nei quadri, rompendo le linee dure e regolari che invece dovrebbero avere i ritratti che delimitano. Con questo raffinato accorgimento estetico l’artista ha forse voluto scardinare gli stilemi del ritratto classico. La transizione digitale della raffigurazione pubblica di sé, che un tempo era il ritratto di famiglia, con Facebook diventa emblematica. Così fissata su tela la soggettività odierna viene però rappresentata in tutta la sua fragilità, lasciando nella memoria l’efficacissima effige di ritratti che rimangono ancora più impressi proprio perché destrutturati dall’errore nel volto.

Chiara Ciociola