Charles R. Acland, Swift Viewing: The Popular Life of Subliminal Influence

Charles R. Acland Swift

Duke University Press, ISBN: 978-0822349198, 328 pages, 2012, English
La comunicazione subliminale – l’essere esposti a messaggi troppo veloci o nascosti per essere percepiti coscientemente – è un argomento di costante interesse, grazie alla sua maniera quasi magica di coinvolgerci. Nonostante le molte prove scientifiche atte a sfatare l’efficacia di tali tecniche, queste hanno permeato l’immaginario collettivo, attribuendo ai mass-media un potere ideologico sulla società. Invece di un ulteriore smantellamento dei processi subliminali, Acland in questo testo esplora la storia delle tecniche, che risale ai primi del Novecento e come sono apparse al pubblico (come una pallottola d’argento per il controllo della mente e della propaganda), utilizzando niente di più che parole e immagini. L’autore è in grado di esplorare la sottile impercettibilità della comunicazione di massa, ricostruendo l’importanza del subconscio e la strombazzata nozione d’ipnotismo alla fine del XIX secolo, che portano alla costruzione di macchine di rapido apprendimento, come il dimenticato “tachistoscope” negli anni cinquanta (un dispositivo per misurare quanto rapidamente una persona potrebbe riconoscere un’immagine). Il subliminale è trattato come una nozione espansa, compreso il lavaggio del cervello e un’innata insicurezza del pubblico. James Vicary, la persona che ha sottoposto gli spettatori del New Jersey a film con frasi subliminali come “mangiate popcorn” e “bevete Coca-Cola”, è ricordata per la sua fama ed il suo fallimento, emergendo in diverse occasioni nel testo come una simbolica icona d’arte. Ciò che rimane è come i media, sempre più e insopportabilmente saturati nel perseguire aggressivamente l’attenzione del pubblico, facendo spazio alla paura del subliminale.