La drum machine Roland TR-808 è una icona della musica elettronica pop che ha dato origine a innumerevoli emulatori software. Stanco di fare musica nell’ambito fisicamente limitato ma potenzialmente senza confini del suo computer, Moritz Simon Geist ha creato l’MR-808, una versione fisica della classica drum machine capace di riproduce e mettere in sequenza i campioni originali della 808 utilizzando strumenti a percussione reali. Rullante, grancassa, charleston, carabassa, clave, ride, clap, cowbell e tre tom-tom suonati da attuatori elettromeccanici sono collocati in una vetrina dalle dimensioni di un armadio che imita l’aspetto fisico della drum machine originale. Funzionando come uno studio di registrazione in miniatura, l’MR-808 ospita gli strumenti in compartimenti distinti, posizionati dietro a finestre trasparenti che lasciano gli strumenti visibili ai musicisti e al pubblico pur mantenendoli separati acusticamente dal palco, risolvendo così i problemi di feedback che inevitabilmente si verificano quando strumenti acustici sono amplificati nell’ambiente acusticamente saturo del club. La vetrina si presenta allo stesso tempo come un teatrino delle marionette in cui gli strumenti automatizzati agiscono in qualità di attori in una danza meccanizzata di oggetti. Concettualmente affine agli automi musicali del diciottesimo e diciannovesimo secolo, il lavoro di Moritz Simon Geist potrebbe essere visto come un tentativo di generare un’impressione nel pubblico simile a quella prodotta dagli strumenti animati di un tempo, utilizzando un immaginario musicale contemporaneo. La stanchezza per le applicazioni puramente digitali che si trova alla base di molte delle interfacce fisiche sviluppate negli ultimi anni è qui espressa ripercorrendo l’evoluzione dei computer a ritroso verso le origini dell’automazione negli strumenti musicali meccanici.

Matteo Marangoni