Fennesz – AUN / The Beginning And End Of All Things

Fennesz

CD – Ash / Touch
È sempre arduo cominciare a imbastire discorsi su una nuova uscita discografica di Christian Fennesz. Sarà per la statura del personaggio, sarà per l’estetica delle sue composizioni, un ambient-drone molto elegante e armonioso che negli ultimi lavori -oramai – è quasi del tutto privo di quelle connotazioni glith, decisive a partire dalla metà degli anni novanta nel favorire l’ascesa dell’artista nelle scene musicali contemporanee internazionali. AUN / The Beginning And End Of All Things in realtà nasce per essere la colonna sonora dell’omonimo film del regista Edgar Honetschläger, altrettanto abile nel raccontare d’energie alternative e d’una profezia in chiave ecologista. Ne scaturisce un approccio molto ovattato, elegiaco, quietista, che riverbera di spazi illimitati e buoni sentimenti, melodie e intonazioni più digitali, alternate con meticolosa cura a momenti d’ispirazione siderale. Non è un caso che tre delle tracce comprese nell’album siano precedentemente apparse su Cendre, seminale collaborazione insieme a Ryuichi Sakamoto, un altro sperimentatore che d’una certa romantica malinconica ha fatto la chiave del suo successo. Sono quindici i brani nel complesso, molti dei quali non superano la lunghezza di tre minuti, pur imponendosi all’ascolto in guisa molto espansa per caratteristiche, estese da una melodiosità minimalista ma imperante, trattenuta ma sempre elegantissima. Adesso una chitarra acustica o una tenue elettronica, sperse in texture molto dilatate e sempre assonanti, pur nei rappresi sussulti e nei risucchi digitali, ancora riescono ad affascinarci, lasciandoci abbandonare nelle dolci spire d’una narrazione assai onirica.