Shoshana Amielle Magnet – When Biometrics Fail: Gender, Race, And The Technology Of Identity

Shoshana Amielle Magnet

Duke University, ISBN: 9780822351351, 224 pages, 2011, English
Nonostante un decennio di proliferazione per i più pervasivi sistemi di controllo, l’analisi dell’efficacia di questi impianti e la critica mancanza di un “contro-controllo” – adeguato alle loro estensive applicazioni – sembrano essere abbastanza deboli. Le funzionalità di base di queste tecnologie sono migliorate nel corso degli anni e hanno cominciato a far capolino nella nostra vita quotidiana (un esempio può essere quello dei software di riconoscimento del viso, adesso una caratteristica standard su telecamere e software d’elaborazione immagini). Se non vi fosse alcuna strategia nascosta sarebbe stato possibile collegare queste nuove opzioni tecnologiche ad un progetto di familiarizzazione, rendendo meglio socialmente accettabili le tecnologie di sorveglianza, attraverso applicazioni più amichevoli (in relazione a questo c’è un’interessante discussione sulla post-identificatione di una “ragazza afgana” sul National Geographic). L’autore si concentra – tuttavia – su una parte specifica di queste tecnologie: la biometria (o tecnologie di identificazione biometrica), che sta diventando maggiormente popolare proprio in relazione alle carte d’identità e allo sbloccare dispositivi (computer, automobili, porte d’ingresso, ecc.). Suo assunto fondamentale è che i corpi delle persone non possono essere efficacemente digitalizzati come con i “documenti”, cambiando in maniera assai significativa nel tempo. Questo presupposto è supportato scientificamente con l’analisi dei guasti tecnici dovuti ai dati biometrici (come funzionano meglio per la gente bianca – per esempio – o i miserabili fallimenti nel distinguere gli uomini dalle donne), conclusioni che sottolineano le disparità razziale e di genere, negando il presupposto della neutralità del software nei vari processi (tecnici e strategici).