Optical De-Dramatization Engine [O.D.E.] – Modulating Frames

Optical De-Dramatization Engine

La ricerca di Barbara Lattanzi si cimenta con la progettazione di un software che manipola le sequenza temporali dei film, operazione dagli esiti esteticamente e strutturalmente destabilizzanti. Il motore ottico di de-dramatizzazione O.D.E. (Optical De-Dramatization Engine) è un programma che modula i fotogrammi in modo indipendente e dinamico, operando su ogni singolo minuto di un film. L’artista lavora soprattutto con i film muti risalenti all’inizio del secolo scorso con un software che si avvia in un punto “algoritmicamente determinato e coerente circa le date e le zone-temporali”. La Lattanzi – in particolare – ha scelto “The Invaders” di Thomas Ince (un film del 1912, accorata raffigurazione del dramma umano), campionando 20 fotogrammi per ogni minuto ed estendendo ogni minuto di sampling per un’ora. Dopo l’allungamento finale a 40 ore, il processo ricomincia. Nel processo il film è costantemente dilatato, mostrando pattern di un nitido bianco e nero. Questi modelli sono il risultato del processo di codifica digitale che mostra il contrasto finale fra ciò che resta del materiale seminale (nero) e la luce (bianco) in un effetto stroboscopico che in qualche modo coglie anche l’essenza del film originale.