I Am A Camera – Very Intimate Pictures

I am a camera artwork

Luke Evans e Josh Lake hanno creato intriganti opere basate su processi fotografici trasformando i loro corpi in “telecamere”. Entrambi hanno ingerito pellicola fotografica 35 mm per diapositive che ha permesso alle naturali funzioni corporee di fare il resto del lavoro mentre le sottili membrane viaggiavano ancora attraverso il loro apparato digerente. Dopo aver espulso la pellicola in una stanza buia, il tutto era fissato utilizzando tecniche fotografiche standard e successivamente analizzato utilizzando un microscopio elettronico. Le scansioni rivelavano complesse e astratte forme, micro-topologie, dove le trame fratturate sembravano essere isomorfe rappresentazioni delle strutture del sistema digestivo stesso. Siamo come invitati a considerare i processi chimici che operano nel corpo sul cibo durante la digestione e guardiamo a queste fotografie come una visualizzazione precisa dei processi. Il progetto – tuttavia – non era senza pericoli per la salute della coppia. Esperti in medicina hanno indicato come rischi potenziali l’ostruzione e la perforazione del colon e per ridurre al minimo la possibilità di lesioni una piccola capsula è stata ingerita contenente fotogrammi arrotolati in maniera alquanto fitta. “Volendo portare qualcosa all’interno dall’esterno, abbiamo scelto di indagare come potevamo utilizzare i nostri corpi per alterare i materiali… non c’era assolutamente nessun modo d’immaginare quali risultati si sarebbero ottenuti e mai sarebbero stati gli stessi nei differenti casi. La gelatina del film avrebbe potuto essere completamente digerita dagli enzimi? La pellicola sarebbe stata espulsa? Interrogativi che di certo si è posto Luke Evans prima della performance.

Paul Prudence