eRikm, Martin Tetreault, Arnaud Rivière, Dj Sniff – DRIFT-01

eRikm

3xLP – Art Kill Art
Quattro turntablist improvvisano senza un canovaccio precostituito e registrano la performance su altrettante tracce, ognuno separatamente. L’intreccio è presentato poi in guisa d’una speciale tecnica su vinile, atta a tenere separate le differenti incisioni e a farle intersecare in più punti. Il risultato è un continuum per il quale è possibile leggere solo una emissione per volta. Non si pensi tuttavia ai consueti materiali sonori che si è abituati a trattare quando si parla di turntablism, perché qui la materia sonora in gioco è più vicina all’elettroacustica e all’improvvisazione: l’alea di quello che si percepisce infine è data anche dal tipo di giradischi, dalla qualità e dall’usura delle puntine, nonché dalle differenti impostazioni del set-up utilizzato (cons-weight, anti-skating, ecc.), tutti fattori che interferiscono ulteriormente col risultato dell’ascolto finale. Va sottolineato – tuttavia – quanto le tecniche senz’altro non convenzionali siano fondate oltretutto sulla capacità dei dj-manipolatori di seguire il flusso degli accadimenti, di governare l’imprevisto, di immedesimarsi nell’esperienza d’ascolto. Tutte qualità che sono insite nella stessa procedura creativa con la quale solitamente nella pratica improvvisativa tradizionale i musicisti sviluppano in maniera estemporanea le linee guida musicali che si decide d’assecondare. I vinili pure sono scelti dagli stessi artisti coinvolti e su questo sarebbe stato interessante avere ulteriori ragguagli, perché oltre ad essere piuttosto interessante la cosa non è così semplice discernere con tale procedimento quale sia la natura dei materiali in questione. Rimane comunque assai interessante l’idea d’un “dj-set” in chiave totalmente experimental, rafforzata da ulteriori elementi d’editing casuale nel prodotto finale.