Marcus Wohlsen – Biopunk: DIY Scientists Hack the Software of Life

Marcus Wohlsen

Current, ISBN: 9781617230028, 256 pages, 2011, English
Nell’ultima decade uno dei più influenti fenomeni sociali che ha coinvolto i media digitali (ai più ancora poco noti) è stato il cosiddetto “Makers”, il cui nome deriva dal magazine “Make”, pubblicazione che è attiva nel sostenere ed ispirare una crescente comunità di bricoleur digitali. In un certo senso, la cosa è stata una conseguenza pop della ridondante cultura hacker metropolitana, che a sua volta aveva probabilmente beneficiato della libertà d’espressione e del riutilizzo critico dei media, determinato dal movimento punk. Non è per caso – quindi – che questi tre termini (punk, hacker, maker) siano ricorrenti in questo libro. L’autore delinea esattamente come gli espliciti paralleli tra programmatori capaci e biologi ribelli stiano portando alla condivisione open source dei codici fondamentali della vita, oltre a descrivere meticolosamente quanto motivati siano i “makers”, felici di pasticciare con il DNA. In questo manuale incontriamo persone che sono fuori dal mondo accademico e dall’industria, impegnate a sviluppare idee coraggiose. Questi pensatori talentuosi utilizzando sostanze organiche stanno prendendo in considerazione le cellule in quanto piattaforma e stanno realizzando progetti come la costruzione di una “facile da realizzare” copiatrice di DNA oppure attrezzature open source DIY (una delle parti più costose del biotech in generale). Il libro ruota intorno a storie specifiche (e ad alcune figure principali), utilizzando uno stile giornalistico piuttosto che accademico, che è anche critico e piuttosto preciso. L’approccio è in grado di sottolineare la maggior parte delle analogie con gli hacker, bilanciando potenziali minacce contro la sicurezza nazionale con l’idea che la condivisione della conoscenza può sviluppare una forte etica e ideali che si possono diffondere positivamente ovunque.