VNDL – Gahrena: Paysages Électriques

VNDL

CD – Hymen
Sotto il moniker di VNDL agisce Philippe Vandal, giovane sperimentatore elettronico che ha base a Montreal e la cui prima uscita “Something For Someone” fu pubblicata nel 2009 su Abstrakt Reflections (ep disponibile adesso in download gratuito). Da quelle prime cesure più organiche e vitali, a quelle odierne, fitte di gliccerie e di sintetiche astrazioni, il passo è tuttavia breve, perché comunque il trasporto emotivo – pur in intrecci maggiormente rarefatti – evolve sinuosamente in altrettanti loop chitarristici e in coese field recording, dando vita adesso ad ambientazioni ancora più accurate, ricche di manipolazioni digitali e misteriche trame. È un suono denso, avventuroso, un po ricurvo su se stesso e umbratile quello di VNDL, che non disdegna tecniche elettroacustiche e nuove mutazioni sonore di foggia ambientale, balbettii ed esitazioni montate ad arte. Una ricerca che riverbera infine un’attitudine anche contemplativa, con tenui disfunzioni audio che sono bene bilanciate nei passaggi, diversificate negli strati e nelle armonizzazioni tonali, consistenti anche nelle pieghe più nascoste, dove fanno capolino frammenti chitarristici e cacofonie post-rock, subito dirottate in altri rivoli d’immaginazione, lasciate come larvali influenze a tratteggiare l’orizzonte di un’esperienza auditiva molto assortita ma in definitiva assai coerente e intensa. Anche in “Gahrena: Paysages Électriques” l’equilibrio fra le sequenze maggiormente improvvisative e le strutture compositive meticolosamente organizzate si mantiene su un incerto crinale, facendo pendere la bilancia ora su un versante poi sull’altro, senza comunque mai incedere in facili ammiccamenti o soluzioni di maniera.