Noisolation – Low-tech Augmented Listening Apparel

Noisolation

Poiché l’elaborazione audio aumentata ha guadagnato attenzione negli anni precedenti l’introduzione degli smartphone, un certo numero di progetti è stato sviluppato impiegando mezzi computazionali che stabiliscono nuove relazioni tra dispositivi audio portatili e l’ambiente acustico. Un classico tra questi è Ambient Addition di Noah Vawter, un dispositivo, presentato come un’alternativa all’iPod, che impiega un filtraggio DSP in tempo reale per trasformare rumori dall’ambiente circostante in musica. Canalizzando i suoni processati attraverso le cuffie dell’utente, si è creato un collegamento tra la “bolla personale d’ascolto” fornita dai lettori musicali portatili e gli accadimenti negli spazi circostanti. Affrontando lo stesso problema da una diversa angolazione, il sound artista Alex Braidwood più recentemente ha presentato un’invenzione che è così tecnicamente semplice da poter risalire anche ad un secolo fa. Noisolation è un risonante abito meccanico che permette ai suoni degli ambienti di essere filtrati acusticamente prima di raggiungere le orecchie. Il progetto è costituito da due tubi in rame che sporgono da un paio di cuffie utilizzate per proteggere dai rumori. Le valvole montate sul metallo sono indotte ad aprirsi e chiudersi ritmicamente, influenzando il taglio delle frequenze nel tempo. Accanto alle caratteristiche tecniche, l’aspetto più sorprendente di questo aggeggio è il suo curioso aspetto visivo, non così dissimile dai rudimentale e misteriosamente affascinante localizzatore acustico impiegato dagli eserciti pre-seconda guerra mondiale per la rilevazione degli apparecchi nemici. Alla stessa maniera del dispositivo appena citato, Noisolation letteralmente si presenta come uno strumento che estende alcune facoltà del corpo umano. In guisa d’un parente low-tech delle sue controparti computazionali, mostra anche come a volte un opera – pur se visivamente inespressiva in quanto media-design concept – può essere resa un successo grazie a una forma altamente iconica. C’è una differenza qualitativa coinvolta nel processo che diventa particolarmente evidente quando il dispositivo viene indossato negli spazi aperti della città, sintonizzando efficacemente l’atto di ascolto da un’attività privata in una dichiarazione pubblica. Al punto che anche un normale reporter televisivo può essere costretto a discutere i rumori della città in termini di esperienze estetiche.

Matteo Marangoni