Andrea Belfi – Wege

Andrea Belfi

CD – Room 40
Sono quattro nel complesso le composizioni dipanate da Andrea Belfi – con Giuseppe Ielasi a mixare e masterizzare il tutto – condotte abilmente grazie anche alle collaborazioni di Rutger Zuydervelt, Stefano Roveda, Stefano Pilia, Massimo Carozzi, Stefano Tedesco, Andrea Faccioli, Valerio Tricoli, Attila Faravelli e Greg Haines. Sonorità che subito ci avvolgono con multiformi e repentini passaggi, docilmente cangianti, ricchi d’eleganti echeggiamenti, nella prima traccia, venata da un calcolato movimento percussivo, che riverbera d’altre oscillazioni, innesti melodici, droni e partii testuali. Difficile distinguere quello che è frutto di tecnica improvvisativa e quello che invece è accuratamente predisposto, perché tutto sembra essere intimamente connesso, vivido d’un articolazione diretta fra gli strumenti (in questo ispirati dalle teorizzazioni reichiane della Pendulum Music, esempio fecondo di come un processo di feedback crea a sua volta nuove suggestioni). S’intuisce fra i solchi quanto Andrea Belfi privilegi l’aspetto performativo della sua musica: nonostante un’attenzione quasi maniacale per le timbriche – e sempre calibrate cesure – le arie messe in gioco vibrano d’una tensione concertistica forte, toccano all’ascolto con una retroazione continua che è impossibile non immaginare fruita in real time. I sentieri (“wege” in tedesco) a volte si fanno un poco “westernati” e i rimandi al post-rock ammiccanti, non inficiando comunque la sostanza complessiva delle texture, sempre raffinate nelle costruzioni elettro-acustiche e nella sperimentazione di nuovi modulari intrecci avant-folk.