Valentina Vuksic – Harddisko

Valentina Vuksic

12″ – Artkillart
Ad Artkillart – label experimental focalizzata in progetti che hanno come tema l’analisi e il detournamento di tecniche e procedure proprie dell’industria discografica – sono intenzionalmente avvezzi nel collaborare con sound-artisti “sedotti” dall’idea di esplorare i limiti dei supporti fisici tradizionali(cd, vinili, nastri…). Ricerca che non è nuova per Valentina Vuksic, concettuale manipolatrice il cui approccio alla tecnologia digitale viene modulato in Harddisko, apparecchiando crude e ritmiche concatenazioni auditive, sequenze variabili – essenzialmente – ottenute da sedici differenti hard disk, tutti menzionati nelle note illustrando esattamente le singole marche e i modelli. Amplificando le caratteristiche sonore peculiari di ciascuna unità, decisamente differenti per tipo ed esemplare, il risultato prodotto è un coacervo di gliccerie, bleep, click music e pattern fuzzy, la cui cattura è precipuamente effetto dei meccanismi stessi e delle emissioni elettromagnetiche raccolte in forma di sostanza ancora “musicale”, quindi con una valenza anche estetica, senza forzare tuttavia i dispositivi, che sono lasciati a una grezza trasposizione dei meccanismi, avulsi oramai da una qualsiasi funzionalità. Anche la splendida confezione – una custodia di plastica nera e antistatica, sigillata con un adesivo e singolarmente numerata – riecheggia della singolarità delle propagazioni. Può capitare di non distinguere, come è successo al sottoscritto, riattivando il vecchio giradischi, quali fossero le effettive sonorità registrate e quali i disturbi dovuti ad una massa erroneamente scollegata, oppure di non accorgersi che la puntina sia finita già da qualche decina di secondi sul centrino del vinile (anche questo nero), quello che è da escludere – tuttavia – è che ci si annoi all’ascolto o che non si rimanga coinvolti dalle trame dipanate.