Peter Lunenfeld, The Secret War Between Downloading and Uploading: Tales of the Computer as Culture Machine

The MIT Press

The MIT Press, ISBN-13: 978-0262015479, 219 pages, 2011, English
Che tipo di supporto può essere il computer è ancora una questione da risolvere. Una volta collegato in rete e diventato in grado di produrre e trasmettere la maggior parte dei contenuti culturali che consumiamo, il computer è stato definito come un “medium convergente”, che comprende cioè tutti i supporti precedenti ma in forma digitale. Ma ora le sue caratteristiche di mobilità e maggiore miniaturizzazione stanno ampliando ancora la sua portata. Peter Lunenfeld, un punto di riferimento per l’analisi degli aspetti strutturali digitali di estetica e funzione, è qui molto abile anche nel puntualizzare influenti concetti. Questo libro ne è pieno. Il principale dualismo tra ‘downloading’ (= consumo passivo) e ‘uploading’ (= produzione attiva) è l’ispirazione del libro. La teoria di Lunenfeld si articola intorno all’atto di rigetto del paradigma della TV, come causa della nostra dipendenza dai media (come lo zucchero industriale sintetico per il nostro cervello), abbracciando invece una produzione aperta e libera, diversa tuttavia dalla “produzione continua parziale” (che crea dipendenza) dei “prosumers” sui social network. L’argomento può non sembrare nuovo, ma è contestualizzato con puntuali esempi storici (aggiunti in una sezione a parte) in uno scenario complessivo interessante. Così, dopo l’eccellente definizione di “diabete culturale” all’inizio, il lettore entra in una serie di diversi percorsi/capitoli, che decodificano il computer come una “macchina culturale”, delineando un possibile (diverso) futuro: qui le persone accettano la loro responsabilità nella produzione e cura dei loro contenuti online, essendo in ultima analisi consapevoli del mezzo con cui hanno a che fare quotidianamente.