Facebook ID Card, carte d’identità (iperreali) online

Facebook ID Card

A volte sembra che alcune società informatiche si preparino lentamente a governare il mondo, un giorno. Facebook e Google, in particolare, hanno la tendenza ad allargare i confini del comportamento socialmente accettabile. L’artista tedesco Tobias Leingruber ha risposto alle future estensioni dei confini della privacy di Facebook con la creazione di una carta d’identità Facebook in previsione della venuta del Facebook World Order. Il progetto è un’ironica dichiarazione sullo stato delle cose del mondo digitale, che oggi va ben oltre i confini cyberspazio sfociando nel mondo ‘reale’ e iniziando a imporre le proprie regole su di noi. Lasciando che gli algoritmi determinino il nostro aspetto e il nostro stato finiamo in una sorta di zona d’ombra dell’identità personale.
In un’intervista l’artista Leingruber, autore del progetto, racconta: «Quando ho passato la frontiera dal Canada agli Stati Uniti lo scorso anno, l’ufficiale scherzando mi ha chiesto:”Allora, qual è il tuo nome su Facebook?” Divertito e spaventato allo stesso tempo, Leingruber ha deciso di creare il FB Bureau, una finta autorità che rilascia carte d’identità personali nel tipico blu di Facebook. Il progetto è stato presentato in una galleria di Berlino, ma purtroppo ha avuto un tale successo che Facebook ne ha sentito parlare molto presto, e ha emesso una lettera di diffida minacciando azioni legali in base a presunte violazioni del copyright. L’artista ha messo il progetto offline perché non aveva molta voglia di innescare un lungo caso giudiziario. “Da quando l’idea del progetto è venuta fuori”, dice Leingruber ancora una volta, “è stato poi più agile usare il mio tempo per altre nuove idee invece.”
Anche se è un peccato per tutti coloro volevano entrare in possesso di un oggetto d’arte come la carta d’identità di Facebook, sembra che Leingruber abbia ragione. Ma la sua idea è stata ormai lanciata. Subito dopo la carta del progetto ID di Leingruber è diventata un ronzio per i net- artist che hanno raccolto e poi sviluppato diversamente l’idea. Uno di questi è l’artista tedesco Moritz Tolxdorff, che ha creato un generatore di carte d’identità Google+ che è ancora online. La cosa che fa anche un po’ paura è anche la modalità in cui l’ironia alla base di questi progetti si perde del tutto per alcune persone. Su ZDNet, un sito di notizie geek, un commento sui progetti delle false carte d’identità dice: “Google + sta facendo un massiccio HIRL (hangout in real life) al SXSW che parte la prossima settimana. La capacità di identificarsi con gli estranei tramite una carta legata al loro profilo di G + è perfetto”.
Josephine Bosma