Faith Condition, tecnologie religiose

Faith Condition

Faith Condition è il progetto di laurea in Industrial Design di Lukas Franciszkiewicz, designer che ha indirizzato la propria pratica creativa verso alcune importanti questioni poste dell’attuale media society. Franciszkiewicz si è focalizzato in particolare sull’incapacità delle religioni tradizionali di comprendere a pieno il mutato scenario percettivo e sensoriale e nello specifico di Faith Condition si è interrogato su una tendenza che accomuna gran parte delle tecnologie contemporanee: quella di trasmettere sicurezza e fiducia piuttosto che trasparenza. Si tratta di un meccanismo che è da sempre alla base di ogni fede religiosa e, proprio muovendo da tale parallelismo, Franciszkiewicz ha realizzato una serie di ‘oggetti per il condizionamento della fede’ ovvero in grado di ricreare atmosfere, percezioni e gesti che siamo soliti associare alle pratiche religiose. Tra questi oggetti, che si fanno apprezzare per la grande cura dei dettagli e le cui superfici evocano in maniera naturale quelle tendenti all’algido di una Nintendo Wii o di molti prodotti della Apple, due colpiscono l’immaginazione con maggior forza: innanzitutto una telecamecamera con piedistallo munita di ruote e di una corda grazie alla quale è possibile portarla in giro come fosse un futuristico animale domestico. Si tratta di un oggetto che induce riflessioni sulla dipendenza sviluppata dagli esseri umani contemporanei nei confronti della tecnologia e che sembra suggerire che, in un mondo nel quale i punti di vista sono stati moltiplicati all’infinito, è possibile portarsi dietro una sorta di totem in grado di appagare l’umano bisogno di una visione oggettiva. L’altro oggetto è più difficile da definire, è una sorta di inginocchiatoio che invita a genuflettersi in un rituale che ibrida generiche routine tecnologiche con quei gesti simbolici che siamo soliti associare alla fede. La domanda che i prototipi di Franciszkiewicz fanno emergere in tutta la sua dirompente attualità è: quanto la fede che riponiamo negli oggetti tecnologici sta cambiando i nostri comportamenti e atteggiamenti morali?
Vito Campanelli