Chihei Hatakeyama – Mirror

ChiheiHatakeyama_Mirror

CD – Room40

Lo sperimentatore nipponico Chihei Hatakeyama viene ricordato per il suo primo album di debutto ispirato alla produzione filosofica di Theodor W. Adorno. “Minima Moralia” fu pubblicato da Kranky Records nel 2006: da lì in poi la ricerca di Hatakeyama seguirà il crinale di sequenze molto dilatate, costantemente riprocessate in un mix di droni e pattern atmosferici, passaggi quietisti ma ancora assai vividi e partecipati, ricchi di suggestioni e catture a volte anche ambientali. Sono le rarefatte atmosfere liriche a prevalere però in “Mirror”, suggellate da continui rimandi e riverberi sonori, elaborazioni dense che sembrano scaturire in egual misura da riflessioni filosofiche specifiche: in questo caso dalle meditazioni spiritualissime dell’era Kofun (Giappone negli anni che vanno dal 250 al 538 dopo Cristo). La speculazione sul concetto del “riflettere” era a quel tempo oggetto di grandi attenzioni, non solo in quanto metafora per il sole ma anche per l’intrinseca capacità di spostare e veicolare la luce da un posto ad un altro. In maniera analoga adesso il compositore registra le sue partiture in passaggi strumentali modulati da stratificazioni e riverberi, registrando di seguito i materiali ottenuti e “rimbalzando” gli effetti in un’altra collocazione spaziale. È un un suono particolarissimo e in evoluzione quello soavemente agitato nelle sette tracce di questo ultimo album: mai l’ispirazione è preda di tentennamenti negli intrecci, delineando scenari di melanconica passione e struggimento, mai tuttavia insistiti o poco coerenti nel definire l’impianto complessivo. Sicuramente una proposta interessante che conferma la qualità delle esplorazioni artistiche multidisciplinari intraprese dalla Room40.