Blackdeath Noise Synth, suoni epidemici

Blackdeath Noise Synth

Grazie a Martin Howse ed al collettivo micro_ research, per la prima volta gli algoritmi epidemici vengono utilizzati in uno strumento musicale. Questi algoritmi sono apparsi per la prima volta 40 anni fa con la pubblicazione del “Game of Life” di John Conway: partendo da alcune regole di base, simulano l’evoluzione di un sistema complesso come quello di una colonia di batteri, e finora avevano trovato applicazione soprattutto nelle arti visive e nella software art. L’idea di utilizzare delle colonie di batteri per generare musica non è nuova: nel 2003 Leif Ellgren, artista svedese, pubblicò “Virulent Images/Virulent Sound”. La release conteneva un DVD ed un CD di micro-registrazioni che svelavano il suono prodotto dalle colonie di svariati tipi di batteri. Queste registrazioni vengono riconosciute nel sito di micro_research come una delle fonti di ispirazione per la realizzazione del blackdeath noise synth, che offre la possibilita’ di utilizzare in maniera controllata una serie di algoritmi epidemici per la sintesi del suono. La pagina web che descrive il modulo offre poche informazioni sul suo funzionamento, e per farsene un’idea e’ stato necessario leggere il codice C che controlla il microprocessore Atmega. La generazione del suono puo’ avvenire in 2 modalita’ distinte: attraverso una resintesi granulare del suono di input (8 Khz@8 bit) o tramite il generatore di noise/feedback interno. I controlli permettono di agire sui parametri quali punti di inizio e fine del granulatore, di scegliere il tipo di algoritmo epidemico che si vuole utilizzare e di modificare i parametri che ne controllano la evoluzione. L’input perde la sua identità sonora e diventa un altro parametro che influenza l’interazione tra gli individui della colonia di batteri, creando delle trame sonore in continua evoluzione. Ilsuono che ne risulta e’ selvaggio, particolare e tagliente anche per il clipping ed aliasing incontrollati, e la quantita’ di possibili algoritmi puo’ essere aumentata da chi volesse provare a modificare il codice sorgente in C. Il modulo viene venduto, già assemblato, a 110 euro. E’ anche possibile acquistare la sola PCB per 23 euro.

Alessandro Saccoia