Thorsten Knaub – Listening Station

Thorsten Knaub

CD – Thorsten Knaub
Non è la prima volta – naturalmente – e non sarà neanche l’ultima qui a Neural che in una recensione di experimental music, soundscapes o field recordings ci occupiamo di produzioni audio in qualche modo correlate con architetture e spazi abbandonati, siano essi edifici o strutture dismesse, vecchie fabbriche o bunker militari desueti. Cosa succede agli edifici, quando le persone semplicemente vanno via e lasciano gli ambienti inutilizzati? Il forte degrado sul territorio e l’obsolescenza di tecnologie e modelli d’organizzazione sociale produce spesso oggigiorno simili situazioni: non ci sorprende quindi che l’ispirazione per un progetto del genere venga proprio dalla stazione radar di Teufelsberg a Berlino, ex-centro d’ascolto della National Security Agency americana, insieme di costruzioni situate su una collina artificiale nella periferia ovest della metropoli tedesca. Non si può far a meno di sottolineare altrimenti come proprio spazi di questo tipo ci ricordino che già negli anni del dopoguerra le tecnologie entravano a far parte con forza della vita quotidiana di milioni di persone. Thorsten Knaub – a dire il vero – è uno sperimentatore eclettico, artista che non ripone solo nella ricerca sonora le basi del suo operare, seppure in questa sua prima escursione discografica più che sugli aspetti “concettuali” dell’operazione sembra concentrato su quelli “musicali”, forse affascinato dalla scoperta piuttosto recente del shakuhachi, ovvero un flauto dritto tradizionale di nipponica fattura, ricavato dal bambù, strumento spesso utilizzato nella meditazione buddista e qui comunque efficace nel delineare trame improvvisative, pattern iterati e sognanti digressioni site-specific.